Spesso mi è capitato di sognare come sarebbe stato bello poter preparare una presentazione da casa, redigere un report, scrivere delle lettere e svolgere molto altro ancora del mio lavoro, da casa, riuscendo così a conciliare il lavoro con gli impegni familiari. In parte il sogno si è avverato perché, per motivi personali, mi trovo a sperimentare questa modalità di lavoro ed ora sono pertanto in grado di valutarne i pro e i contro.
Mi sento di dire che, data l’odierna tecnologia, è un modo di lavorare assolutamente fattibile.
Infatti, grazie ad una buona connessione internet, un PC ed uno smartphone è possibile svolgere un lavoro di ufficio come se si fosse in Azienda.
È comunque pur vero che la relazione frontale a me manca, perchè, per quanto il telefono sia un utile strumento per la comunicazione verbale, purtroppo senza l’ausilio dell’incontro dal vivo, ci perdiamo una parte importante della comunicazione e, soprattutto, della relazione. Fortunatamente, anche in questo caso, la tecnologia ci viene incontro con Skype od altri sistemi simili, ma, per me, non è sicuramente la stessa cosa che un bell’incontro dal vivo.
Questo aspetto però potrebbe essere facilmente superato optando per un buon compromesso tra la presenza in Azienda ed il lavorare da casa, come già avviene in molte realtà che hanno adottato l’Home Office.
Il lavoro da casa, dal punto di vista dei Capi
Quello che però, a mio avviso, vedo essere uno degli aspetti più complessi per accettare questa nuova forma di lavoro risiede nella capacità dei Capi di fidarsi dei propri collaboratori, oltre alla predisposizione e capacità di delegare e quindi di definire, in maniera accurata, le aspettative e gli obiettivi da raggiungere.
A ciò aggiungerei il bisogno di molti Capi di avere sempre i propri collaboratori sotto controllo e perennemente disponibili, esercitando uno stile di comunicazione e di leadership poco stimolante soprattutto per i Collaboratori più capaci.
I vantaggi del lavoro da casa
Eppure, nonostante le perplessità che sicuramente possono avere molti Capi su questa nuova modalità di lavoro, ho potuto sperimentare quanto si sia più produttivi quando si consente al dipendente di poter lavorare da casa.
Difatti, lontano da distrazioni, continue interruzioni telefoniche, riunioni estenuanti, spesso il lavoro viene eseguito con maggiore concentrazione e quindi in maniera più efficace e profittevole, con notevole beneficio per l’Azienda stessa.
Oltre a questo, naturalmente nel lavorare da casa c’è un notevole beneficio per il lavoratore.
Il poter andare a prendere i propri figli a scuola, (cosa, ad esempio, per me impossibile, lavorando a distanza di 30 Km da casa e percorrendo una strada spesso molto trafficata); il poter dedicare un po’ più di tempo ad un’attività fisica, recuperando proprio quell’oretta persa in macchina per raggiungere il posto di lavoro; la possibilità di fare la spesa al mattino (magari anche online, perchè sei a casa e quindi hai la possibilità di fartela recapitare presso la tua abitazione!). Ebbene tutto questo è un valore aggiunto che le Aziende virtuose possono concedere ai propri dipendenti e che, nelle nostre vite frenetiche, non ha prezzo.
Ovviamente, quanto sopra non vuol dire: “Che bello, oggi sono in ferie e faccio quello che voglio”, ma piuttosto significa poter organizzare il proprio lavoro in maniera autonoma, iniziando, ad esempio, a lavorare prima delle canoniche 8.00 o 9.00 del mattino, oppure molto più tardi la sera, senza naturalmente tralasciare gli orari in cui sia necessario essere diponibili e reperibili.
Ecco, tutto questo comporta però un bel cambiamento di mentalità da parte sia dei datori di lavoro che dei lavoratori.
E, se per i Capi già ho parlato, è bene riflettere anche sul cambiamento che riguarda i Collaboratori.
Il lavoro da casa per i Collaboratori: un grande cambiamento
A questi ultimi, in una modalità di Home Office, si richiede un grande senso di responsabilità a portare a termine le attività. Si richiede la maturità necessaria per affrontare il proprio lavoro in maniera molto più autonoma ed organizzata, proprio come se si fosse dei liberi professionisti.
Ed è questo il grande cambiamento: non più lavoratori dipendenti, ovvero lavoratori che aspettano “direttive” dai propri Capi, ma professionisti che mettono al servizio dell’Azienda le proprie competenze e la propria serietà.
Sono pertanto dell’idea che, per poter svolgere il lavoro da casa, siano necessarie alcune competenze trasversali fondamentali, come un’ottima capacità di organizzazione e propensione al raggiungimento degli obiettivi; una buona capacità di comunicazione scritta e verbale; la capacità di autoregolarsi ed imporsi i ritmi di lavoro sia per ottemperare alle necessità dell’Azienda, sia per rispondere alle nostre necessità. Dalla mia esperienza, ad esempio, mi è capitato di saltare la pausa pranzo, perchè troppo presa da un lavoro che volevo assolutamente finire.
Dalle mie riflessioni, concludo dicendo che, sebbene ritenga che oggi giorno, per molte professionalità, è sicuramente possibile lavorare in modalità Home Office, bisogna fare i conti con il grande cambiamento di mentalità che la formula del lavoro da casa impone ai Capi, ma, mi sento di dire, soprattutto ai Collaboratori, perchè se i Capi la fiducia devono provare a darla, ai Collaboratori spetta il compito di riuscire a meritarsela.