Come trasformare un buon proposito in un’azione
Settembre: mese dei buoni propositi
Il mese di Settembre per me è sempre stato un mese di inizio. Il mese in cui progettare il mio anno e soprattutto il mese in cui cerco di trasformare i buoni propositi, che di solito arrivano durante l’estate, in azioni concrete.
Ma purtroppo sappiamo che spesso ciò non accade, generando in noi un profondo senso di frustrazione.
Per questo provo a fornirti i miei cinque consigli per trasformare un buon proposito in un’azione concreta, per evitare la frustrazione derivante dal non riuscire a concretizzare.
Sarà che a Settembre rincomincia la scuola, ma, per me, Settembre è sempre stato un mese che mi ha portato a generare tante nuove idee e molti buoni propositi.
Di solito a Settembre divento molto creativa e questo mi porta a ripensarmi. L’intento che ho è sempre quello di cercare di migliorarmi. Infatti, alla base di tutti i miei progetti, c’è sempre questa idea di fondo: nasciamo, cresciamo e quindi cambiamo, ma sempre con una spinta interiore a cambiare in meglio la nostra vita. Almeno così è sempre stato per me. E questo pensiero mi ha sempre dato tanta motivazione nello sperimentarmi in nuovi progetti.
L’idea che in un futuro non lontano, solitamente un arco temporale di un anno, possa cambiare effettivamente qualcosa della mia esistenza che mi consenta di farmi stare meglio, è sempre stato un grande aiuto per spronarmi ad impegnarmi.
Non sempre un buon proposito si trasforma in azione
Ma spesso poi accade che quello che è un buon proposito, difficilmente, o con grande fatica, si trasforma in un’azione concreta. E questo, diciamocelo, genera, almeno in me, una grande frustrazione.
Ti è mai capitato di dire: “da Settembre mi metto a dieta!” oppure: “da Settembre inizio ad andare in palestra!”, senza che poi effettivamente il buon proposito si trasformasse in azione concreta? Capita che, riprendendo la vita di sempre, si ritorni ad essere la stessa persona che si era prima dell’estate, sopraffatta dai soliti impegni quotidiani che ti fanno dimenticare di tutto, distraendoci dalle nostre migliori e più pure buone intenzioni.
Ma allora come fare?
Ti racconto come faccio io o, come almeno, cerco di fare. Ammetto però che non sempre ci riesco!
La mia “ricetta” per trasformare un buon proposito in azione consiste:
- nel comunicare la mia intenzione a più persone. Così facendo, mi creo una sorta di “obbligo morale” che voglio assolutamente rispettare per non sentirmi in difetto. Può sembrare una banalità, ma vi assicuro, invece, che si tratta di uno stratagemma fortissimo, soprattutto, per chi ama essere di parola con gli altri.
- altro stratagemma che utilizzo per trasformare un buon proposito in azione è quello di fissare una scadenza entro la quale devo assolutamente mettere in atto la mia intenzione. Darsi un obiettivo temporale spesso ci aiuta a mantenere l’impegno preso.
- utilizzo la tecnica della visualizzazione, immaginandomi nei momenti successivi in cui ho trasformato la mia buona intenzione in un’azione. Questa è una tecnica che aiuta tantissimo per auto motivarsi.
- faccio l’elenco di tutte le scuse che mi portano ad allontanarmi dal mio buon proposito e cerco di smontarle una dopo l’altra, facendole miseramente cadere.
- infine mi faccio aiutare dalle persone che mi vogliono bene e che so essere in grado di spronarmi e rassicurarmi, perchè spesso dietro ad un buon proposito che non si trasforma in azione c’è la grande paura di fallire o di non essere in grado di raggiungere il risultato che si desidera tramite l’azione che si sta mettendo in atto.
Con questi consigli ti ho illustrato come trasformare un buon proposito in un’azione. Ma mi farebbe molto piacere sapere quali sono i tuoi stratagemmi!
Ti va di scriverlo nei commenti?